Italiano

L’Angelo della Castità: La Guida Finale della Settima Cornice del Purgatorio

L’Angelo della Castità è una figura centrale nella settima cornice del Purgatorio, il culmine del percorso di purificazione. Con la sua luce divina e il suo canto, rappresenta la transizione finale dal peccato alla redenzione, guidando le anime oltre il muro di fuoco verso il Paradiso Terrestre. Per Dante, l’incontro con l’angelo è un momento di grande significato simbolico: il completamento della sua purificazione e l’inizio della sua ascesa verso la beatitudine eterna.

Scuola secondo grado La divina commedia

L’Angelo della Castità: La Guida Finale della Settima Cornice del Purgatorio
TI PIACE QUESTA IMMAGINE?
Personalizza

L’Angelo della Castità: La Guida Finale della Settima Cornice del Purgatorio

L’Angelo della Castità è una figura centrale nella settima cornice del Purgatorio, il culmine del percorso di purificazione. Con la sua luce divina e il suo canto, rappresenta la transizione finale dal peccato alla redenzione, guidando le anime oltre il muro di fuoco verso il Paradiso Terrestre. Per Dante, l’incontro con l’angelo è un momento di grande significato simbolico: il completamento della sua purificazione e l’inizio della sua ascesa verso la beatitudine eterna.

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, l’Angelo della Castità appare nella settima cornice del Purgatorio, dove si espia il peccato della lussuria. Questo angelo rappresenta l’ultima guida che i penitenti incontrano prima di accedere al Paradiso Terrestre, segnando il completamento del processo di purificazione. La sua figura è intrisa di simbolismo, poiché incarna la virtù opposta al desiderio carnale disordinato e il raggiungimento della purezza spirituale.

Contesto: La Settima Cornice del Purgatorio

La settima cornice, descritta nei Canti 25-27, è dedicata ai lussuriosi, anime che in vita hanno peccato per eccesso di desiderio fisico. Qui, le anime camminano attraverso un muro di fuoco purificatore, soffrendo ma avanzando con speranza. Questo fuoco è il simbolo della trasformazione del desiderio terreno in un amore spirituale e divino.

Al termine della loro penitenza, le anime sono accolte dall’Angelo della Castità, che le guida oltre il fuoco, verso il Paradiso Terrestre, preludio del Paradiso celeste.

Descrizione e Ruolo dell’Angelo

L’Angelo della Castità è una figura luminosa e sublime, il cui aspetto è descritto in modo da evocare serenità e purezza. La sua presenza si distingue per la luminosità divina che sovrasta il fuoco purificatore, indicando che la virtù della castità rappresenta il superamento dell’amore terreno in favore di quello spirituale.

L’angelo canta il “Beati mundo corde” (“Beati i puri di cuore”), un versetto tratto dal Vangelo di Matteo (5:8). Questo canto sottolinea che solo le anime purificate possono vedere Dio. Attraverso la sua voce, l’angelo infonde speranza e conferma la vicinanza al compimento del viaggio.

Incontro con Dante

L’Angelo della Castità non si limita a guidare i penitenti; ha un ruolo chiave anche per Dante, il protagonista. Dopo aver attraversato il muro di fuoco, Dante si trova di fronte all’angelo, che simboleggia il momento di transizione dalla purificazione alla contemplazione divina.

In questa scena, l’angelo rappresenta il superamento delle passioni terrene da parte di Dante. Il fuoco che il poeta ha appena attraversato lo ha liberato dal peso dei desideri terreni, rendendolo pronto a incontrare Beatrice nel Paradiso Terrestre. L’angelo funge quindi da intermediario tra il Purgatorio e la nuova fase del viaggio.

Simbolismo della Castità

La castità, nell’ottica di Dante, non si riduce a un’astinenza fisica, ma è la capacità di vivere l’amore in armonia con i principi divini. L’angelo incarna questa virtù, mostrando come l’amore, purificato dal peccato, possa elevarsi fino a Dio. Il suo canto, la sua luce e la sua figura trasmettono un messaggio di purezza, rinascita e accesso alla beatitudine.

Il Muro di Fuoco e il Passaggio Finale

Il muro di fuoco che precede l’incontro con l’angelo è un elemento simbolico essenziale. È una prova estrema, in cui i penitenti devono dimostrare la loro fede e la loro volontà di purificarsi completamente. L’angelo appare come un premio spirituale per chi ha attraversato questa prova, indicando la fine del cammino di purificazione.

Per Dante, il passaggio attraverso il muro e l’incontro con l’angelo segnano il momento in cui la ragione, rappresentata da Virgilio, si rivela insufficiente. A questo punto, il poeta deve affidarsi interamente alla grazia divina, simboleggiata da Beatrice, che lo attende al di là del Purgatorio.

Il Canto “Beati Mundi Corde”

Il canto intonato dall’angelo è una delle Beatitudini del discorso della montagna. Questo versetto non è scelto a caso: esso rappresenta la condizione essenziale per vedere Dio e accedere al Paradiso. Le parole sottolineano che la purezza del cuore è una condizione interiore, frutto della purificazione dell’anima dai peccati e dall’egoismo.

Riflessioni Teologiche

L’Angelo della Castità incarna l’ideale della perfezione umana raggiunta attraverso la grazia divina. La sua presenza segna il passaggio dall’umano al divino, dall’imperfezione alla pienezza spirituale. È un simbolo della possibilità di redenzione per l’uomo, che, pur peccatore, può raggiungere la salvezza attraverso il pentimento, la sofferenza accettata con fede e la grazia.


Torna Indietro