Rapunzel rappresenta la decima Principessa Disney Rapunzel un’eroina che si trasforma da prigioniera a ricercatrice dal forte desiderio del proprio destino
Rapunzel è un personaggio immaginario che ha fatto la sua prima apparizione nel cinquantesimo film d'animazione di Walt Disney Animation Studios Rapunzel L'intreccio della Torre, nel sequel Rapunzel Prima del si e nel suo spin-off televisivo Rapunzel la serie.
Doppiata in origianle dall'attrice e cantante americana Mandy Moore, e in italiano da Laura Chiatti, Rapunzel è una giovane ragazza che ignora di essere una princessa perchè è stata rapita e rinchiusa in una torre da una vana vecchia strega di nome Mother Gothel che vuole sfruttare i poteri dei suoi lunghi capelli rimanere giovane e bella per sempre.
Questa principessa Disney è stata creata e animata dal supervisore dell'animazione Glen Keane che si è liberamente ispirato al personaggio principale della fiaba omonima pubblicata dai fratelli Grimm.
La ricezione critica per il personaggio Rapunzel è stata generalmente positiva e i critici si sono complimentati per la personalità vivace e per ricerca dell'indipendenza.
Rapunzel rappresenta la decima principessa Disney essendo stata ufficialmente inserita il 2 ottobre 2011 nel franchise Principesse Disney diventando il primo membro animato dal computer.
I capelli
Rapunzel è stata la prima Principessa Disney con i capelli biondi dopo Aurora in La bella addormentata nel bosco (1959). L'animazione dei lunghissimi capelli di Rapunzel è stata realizzata utilizzando immagini generate al computer attraverso un processo molto impegnativo.
Secondo il Los Angeles Times , il supervisore dell'animazione Glen Keane è diventato famoso per aver animato alcuni dei "più grandi successi di capelli" dei Walt Disney Animation Studios dal 1989, tra cui Ariel di La sirenetta, Belle di La bella e la bestia ( 1991) e Pocahontas di Pocahontas (1995). Sia Keane che Howard hanno espresso opinioni simili sui capelli di Rapunzel, e Keane li descrive come "questo costante richiamo al fatto che lei ha questo dono", mentre Howard li considera "come qualcosa che ha un prorpio carattere".