Poesia di G. Martinelli "Il vestito di Arlecchino" che racconta come č nato il vestito tutto colorato di questa simpatica maschera bergamasca della commedia dell’arte
Il vestito di Arlecchino
Stan le allegre mascherine strette intorno alla lor mamma ch’è davvero molto stanca: da più giorni taglia e cuce cuce e taglia senza posa variopinti costumini per Gianduja e Meneghino Pulcinella e Pantalone Stenterello e Rugantino ma pel povero Arlecchino nulla ancora ha preparato… È domani Carnevale tutte insiem le mascherine dovran vispe folleggiare; e lei, povera mammina, cerca e fruga dappertutto fruga e cerca sempre invano. Cassettoni ha ribaltato armadietti e cassapanche, neppur l’ombra di una pezza per il povero Arlecchino le riesce di trovare… Ma un’idea meravigliosa le balena all’improvviso: coi ritagli avanzati degli altri vestitini tutto a scacchi un abituccio potrà ancora preparare. Mezzanotte è già suonata, ma felice veglia ancora quella mamma industriosa, chè il più allegro dei vestiti Arlecchin potrà indossare.
di G. Martinelli
Vedi anche la poesie Il Vestito di Arlecchino di Gianni Rodari»